domenica, febbraio 21, 2010

quel che non puoi chiedere all'amore...

"how bout me not blaming you for everything
how bout me enjoying the moment for once
how bout how good it feels to finally forgive you
how bout grieving it all one at a time"


giusto poco prima di San Valentino, grazie a qualcuno che me l'aveva rammentata per caso, ho ascoltato di nuovo questa canzone dopo parecchio tempo.
e mi sono ricordata all'improvviso che quel cd era stato il mio primo regalo di Natale all'uomo che ho amato di più nella mia vita, in un momento in cui pensavo che la nostra storia, appena cominciata, fosse già finita.
in realtà ho vissuto altri 5 anni come un funambolo sulla corda.
sempre appesa a quella dannata paura di perderlo che non mi ha permesso neppure di godere fino in fondo delle cose belle che abbiamo vissuto insieme.
quella notte, o meglio quella mattina, prestissimo, mi sono svegliata e mi sono resa conto di sentirmi libera.
perché anch'io l'ho finalmente perdonato.
non perché quello che è accaduto fra di noi sia meno grave o faccia meno male.
ma vedo, con una chiarezza di cui non ero capace prima, me in quella storia e quello che gli stavo chiedendo.
che lui e quell'amore mi risarcissero di tutto quello che la vita mi aveva tolto fino a quel momento.
nessun uomo e nessun amore reggono un'aspettativa in realtà infinita.
per molto tempo ho pensato che non avrei mai più amato nessuno così e mi sembrava terribile.
oggi mi sembra una cosa incredibilmente sana.
ed io che sono sempre stata romantica, passionale, istintiva, impulsiva mi ritrovo a pensare che nessun amore, neanche il più grande, può sopravvivere e mettere radici senza la quieta, apparente modestia del voler bene.

3 commenti:

kalz ha detto...

Di canzoni non me ne intendo, ma ieri leggevo un articolo che, occupandosi di tutt'altro, tesseva un elogio del "ma anche", inteso come un antidoto alle affermazioni, alle teorie, alle opinioni troppo assolute, ai "senza se e senza ma". Mi sembra che tu dica che vale anche per i sentimenti.

Anonimo ha detto...

vale soprattutto per i sentimentisecondo me.
specie quando la gioventù è ormai alle spalle.
è uno dei guadagni, anzi dei lussi della maturità...

kalz ha detto...

Allora ci avevo indovinato. Peccato che non si vinca niente