guardami. guardaci
a questo bivio a cui sapevamo che saremmo arrivati.
e che abbiamo preferito ignorare. finora.
afferra l’attimo. specie se ti regala inaspettatamente quello che credevi definitivamente perso.
la spensieratezza, la tenerezza, l’allegria.
non si può essere tristi per sempre.
arriva all’improvviso. come il vento che spalanca le finestre di stanze soffocanti, polverose.
chiuse da estati passate e mai dimenticate.
e spazza via la nebbia densa e appiccicosa in cui era scivolata la tua vita.
riporta luce e aria, ma non nasconde nulla. neanche le ferite più profonde.
solo, ridona loro contorni netti e ombre definite.
mi specchio nei tuoi occhi come in un lago ghiacciato e mi vedo.
nuda, fragile e scoperta e vestita dell’abito più bello che riesca ad immaginare.
e vedo noi, opposti e speculari, con quella faglia quasi impercettibile di insicurezza e dolore che attraversa le nostre vite.
vorrei sapere tu che cosa vedi .
ma non parlare ora. voglio ricordare la tua voce come l’ho sentita la prima volta.
poi sarò pronta. anche a dirti addio.
(pubblicato anche su GraziaBlog: http://grazia.blog.it/2009/06/04/guardami-guardaci/)
lunedì, maggio 11, 2009
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