(........) a domanda risponde:
“confesso Vostro Onore di essere colpevole dei reati ascritti a registro e da lei puntigliosamente elencati e mi appello alla clemenza della Corte.
anche volendo dimenticare gli anni dell’infanzia in cui le responsabilità tricologiche erano condivise con la mia mamma - a cui devo comunque riconoscere di aver sempre detestato, come me, gli orpelli e quindi non avermi imposto nastri, fiocchi e quant’altro – negli anni della giovinezza non mi sono risparmiata nulla di tutto quello che presumibilmente la fa inorridire.
dalla permanente effetto frisè ( o “pecora della Nuova Zelanda” per le lingue biforcute come mio fratello), in tempi in cui la procedura esalava vapori tossici degni del petrolchimico di Marghera, ai colpi di sole, abbandonati quando mi sono resa conto con raccapriccio che stavo diventando una “finta bionda”, alla temporanea resa al mio sogno segreto di essere una rossa irlandese, che ahimè non poteva che fare vistosamente a pugni con il mio incarnato da bruna mediterranea.
ho frequentato parrucchieri di ambo i sessi e di varie inclinazioni sessuali, ma non posso dire che siano i soli colpevoli delle mie vicissitudini in questo campo.
sono certo inclini agli esperimenti, anche arrischiati, specie sul colore, ma nulla che la determinazione della cliente non possa arginare.
e spesso prodighi di ottimi consigli quando si tratta di dissuadere chi si ostina a pretendere tagli che donano solo alle modelle dei book.
ho portato i capelli lunghi ben oltre le spalle per poi tagliarli cortissimi a segnare un passaggio di vita fondamentale.
e spero mi crederà se le assicuro che il mio ultimo pensiero in quei frangenti potesse essere lo sguardo critico di un eventuale corteggiatore.
li ho lasciati crescere liberamente durante un lutto sentimentale per sacrificarli di nuovo a segnare il distacco definitivo.
con il tempo sono riapprodata al mio castano naturale con qualche riflesso che lo è meno e ad una nuova versione del taglio che mi ha sempre donato di più. media lunghezza, scalato, riga a tre quarti.
per capirci quello reso in celebre in”Friends” dalla santa patrona laica di tutte le cornute, Jennifer Aniston.
oggi come oggi neanche se in palio ci fosse un invito a cena con Hugh Laurie mi farei la riga in mezzo o la frangetta.
mi sento anche di distruggere quella che ritengo sia una sua illusione.
non credo che il rapporto viscerale che noi donne coltiviamo i capelli, ma anche più in generale con il nostro aspetto fisico, dipenda esclusivamente dallo sguardo maschile, anzi.
o che gli uomini in generale osservino questo particolare con tanta cura e che da esso dipendano le nostre sorti sentimentali.
è vero, ci amano di più con i capelli lunghi, ma al primo impatto nessun taglio per quanto infelice ha mai compromesso l’effetto panoramico di una quinta naturale o di una vertiginosa minigonna su gambe da gazzella.
le assicuro poi che per quanto amiamo, coccoliamo, maltrattiamo, i nostri capelli, ci sono giorni, o settimane come questa a Milano, in cui il grigiore e l’umidità non deprimono solo l’umore, ma anche il volume delle chiome, in cui ci piacerebbe essere uomini e poter dare mano alla macchinetta per un taglio da marine.
domenica, novembre 15, 2009
di capelli femminili e altri demoni...
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14 commenti:
Pezzo divertente/interessante. L' unica osservazione che mi sento di fare è un gigantesco "bleah" per la permanente effetto frisè di moda alcuni anni fa. E' scientificamente provato che non è mai esistita una donna che stesse bene con quell'acconciatura. E chiedo scusa alle acconciature, quelle vere. Personalmente, non ho tagli di capelli femminile a cui sia feticisticamente legato, però ammetto che il caschetto alla Valentina e l'acconciatura afro ancora adesso riescono a titillarmi. E' assodato, sono un nostalgico.
l'afro sì e il frisè no :D?
e Valentina e Louise Brooks prima di lei sono delle icone dell'immaginario.
mettercisi in competizione è proprio dura....
Senti, va bene che ormai tutto fa brodo, la pasta e fagioli è diventata cultura e Fabio Fazio può anche considerare Baricco o Saviano dei grandi scrittori alla stregua di Henry James, ma accostare l'afro al frisè mi sembra veramente troppo. Data la considerazione che ho per te, diciamo che hai avuto un momento di obnubilamento, un avvio difficile della settimana, insomma la sindrome del lunedì mattina ha offuscato per un momento la tua mente.
Ieri ho visto una fotografia della vedova di Crepax. Una signora in là con gli anni e i capelli grigi, ma pettinata con il caschetto alla Valentina era lo stesso molto affascinante.
dici che non ho ancora fatto il boot stamattina ;D?
riguardo al confronto impari afro/frisè è solo una questione estetica o di nobiltà ideologica?
Per l'amor di Dio, non tiriamo in ballo le ideologie anche qui. Allora se ti dico che da piccolo avevo i capelli ricci e invece sognavo di averli lisci, da questo forse desumi l'origine di certi ghiribizzi?
Scusa se mi permetto, ma ti consiglio di andare a prendere un cappuccino alla macchinetta, portartelo alla scivania e berlo lentamente. Aiuta ad avviare la mattinata e tiene compagnia :-)
a questo punto sono io ad inorridire ;D.
bevo solo the e mai dalla macchinetta.
in ufficio ho il mio bollitore personale più una riserva di bustine Twinings....
>forse desumi l'origine di certi ghiribizzi?
in realtà sei stato tu a confessare un po' di tempo fa che sia pure per masochismo non sfuggi al fascino delle ideologhe :D!
Questa cosa del bollitore personale in ufficio è uno degli spartiacque tra donne e uomini.
Alla macchinetta io preferirei uno Starbucks, ma nella ridente, si fa per dire, periferia di Milano non ce ne sono.
Se partecipo al tuo blog, si intende fino a una tua inappellabile espulsione, è perché non lo ritengo imbevuto di ideologia, come quello cui assisto da semplice spettatore. Non sono un vero e proprio masochista e non amo il bondage :-)
>si intende fino a una tua inappellabile espulsione
non lo farò mai.
sono anch'io affezionata ai miei cinque lettori.
e nei panni di Concetta Lo Bello non mi ci vedo proprio ;D!
quanto al bondage, dopo le performance nel dibattito su trans, varie ed eventuali in altri luoghi, che in questo periodo rifuggi accuratamente, passerei....
p.s. non ci crederai, ma oltre ai bollitori, ci sono anche delle magnifiche macchinette portatili per il caffè all'americana.
che non può essere peggio di quello del distributore automatico.
Credo di meritare un cartellino giallo. Non ho capito la storia dei trans e soprattutto dove o a che cosa dovrei passare...
p.s. Qui da me hanno addirittura il frigo e un fornetto per scaldare il cibo... questo melange casa/ufficio non mi appartiene
se fai un salto su Grazia Blog ti sarà tutto chiaro.....:)
Temo di aggravare la mia posizione, ma pur facendo quotidianamente un salto su Graziablog la cosa continua a non essermi chiara... va be' che sono tante le cose che non capisco
no, sono io che, avendo esaurito la mia disponibilità a commentare gusti sessuali, trasgressioni, perversioni, etc. etc.la scorsa settimana, passerei :D!
p.s. mi sa che non sono la sola a non aver fatto il boot stamattina....
Solo un paio di cose prima di chiudere la mia overdose di messaggi (sarei una persona riservata ma so che non ci credi, cmq prometto di non farlo più):
a) sono andato a verificare cosa significasse il termine boot... un'altra splendida prova del redattore on line;
b) ho capito che passeremo tutti e due... più in là non ci arrivo
>sono andato a verificare cosa significasse il termine boot... un'altra splendida prova del redattore on line
beh tutti usiamo la lavatrice o il dvd recorder, ma non siamo obbligati a sapere come funzionano o peggio ancora a saperli aggiustare :D
>sarei una persona riservata
direi che il livello di discrezione si misura nel contenuto più che nella frequenza dei messaggi...
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